Siamo Dispari, storie di lavoro al femminile

I Comuni di Silea, San Biagio di Callalta e Carbonera propongono una campagna di sensibilizzazione attiva sul tema della complessità del lavoro femminile.

Silea, 10 marzo 2021 - I Comuni di San Biagio di Callalta, Carbonera e Silea propongono Siamo dispari, storie di lavoro al femminile, una campagna di sensibilizzazione attiva nell’ambito del progetto Pari Opportunità in Rete, che vede le tre Amministrazioni collaborare su progetti condivisi a favore delle Pari Opportunità

L’iniziativa prevede di chiedere alle donne che vivono nei tre comuni trevigiani di raccontare le proprie storie di vita e di lavoro. Un’opportunità per conoscere esperienze che riguardano tutti noi e per condividere una riflessione sul tema della complessità del lavoro femminile.

Le storie raccolte saranno pubblicate nella pagina Facebook “Pari Opportunità in Rete”. Ognuna può partecipare, da lunedì 8 marzo fino al 1° maggio, altra data simbolica per il tema lavoro, quando la campagna si concluderà con un convegno sul tema delle donne e del lavoro.

Per raccontare la propria storia o fornire il proprio punto di vista sul tema: pariopportunita@carbonera-tv.it, pariopportunita@comune.sanbiagio.tv.it, pariopportunita@comune.silea.tv.it

«Oggi più che mai è importante mettere al centro la questione femminile e in particolar modo quella dell’occupazione femminile. In questa pandemia le donne sono state costrette a conciliare smart working e didattica a distanza dei figli, genitori anziani - commentano Martina Cancian, assessore del Comune di San Biagio di Callalta, Angela Trevisin, assessore del Comune di Silea e Sabrina Tempesta, consigliera del Comune di Carbonera - la pandemia ha infatti aggravato una situazione già di per sè critica che deve le sue radici in un approccio culturale e politico al lavoro femminile. In Italia manca da sempre un sistema di welfare che sostenga le donne nella conciliazione famiglia-lavoro e che permetta quindi alle donne di non essere obbligate a scegliere tra il lavoro e la famiglia». 

Uno studio condotto dalla Fondazione Leone Moressa, appena pubblicato, mette in luce come siano le donne ad essere penalizzate maggiormente dalla pandemia in termini lavorativi: in Italia nel mese di dicembre 2020 il tasso di occupazione femminile è sceso a 48,6%, perdendo 1,4 punti percentuali. Quello maschile ha perso invece lo 0,4% (67,5%).

I nostri territori non sono distanti dal trend nazionale: in provincia di Treviso, il tasso di occupazione degli uomini è più alto di 15 punti rispetto a quello femminile e i lavoratori sono oltre 50mila in più rispetto alle lavoratrici. Inoltre, a Treviso, tra le assunzioni a tempo indeterminato la differenza di genere è davvero marcata: su 100 attivazioni di contratto a tempo indeterminato nel secondo trimestre del 2020 solo il 38,7% è di donne come riporta lo studio a cura di CISL Belluno-Treviso 2020.